Firenze, l’arte che accoglie
Descrizione
Sfiorarsi di Fiorella Valeria Paolini è un’opera elegante e raffinata che sfiora il sogno, l’emozione, la bellezza, il colore. Due mani emergono dal basso e si cercano, in un gesto che è una promessa di contatto. Sono mani emozionali, dipinte nei toni del blu, del verde, dell’azzurro e dell’oro. Mani che sono al tempo stesso materia e sentimento, corpo e spirito. Come in certe danze sacre, il loro movimento è lento, ritmico. Non puntano a prendersi, ma a sentirsi, a sfiorarsi. Attorno al nucleo centrale, si dispongono fiori e petali risucchiati in questa coreografia silenziosa. I fiori aggiungono all’immagine una carica simbolica potente: sono la passione, la vita, la sensualità. Il cuore dorato all’interno dei petali sembra suggerire che, in ogni forma di bellezza, c’è un centro caldo, luminoso, resistente. La decorazione viola dello sfondo, punteggiata da grappoli simili all’uva – blu e verde – evoca la fertilità, la linfa, il tempo che matura le emozioni. Il titolo Sfiorarsi è dunque quanto mai evocativo: è un verbo che rinuncia alla pienezza del contatto per affermare la potenza dell’attesa, dell’intenzione, del gesto sospeso. Non è un toccarsi, ma un cercarsi. Ed è in questo spazio interstiziale, in questa sospensione emotiva, che l’opera trova il suo massimo lirismo.
Sfiorarsi esposta con Dantebus nel cuore della città rinascimentale.
Esporre a Firenze significa respirare l’essenza stessa dell’arte. È una città che non smette mai di ispirare, dove ogni angolo parla di bellezza e ogni sguardo si posa su secoli di creatività e genialità. In questo scenario senza tempo, ho avuto l’onore di presentare la mia opera.
Portare il mio lavoro a Firenze ha avuto un valore speciale: qui l’arte non è solo memoria, ma un linguaggio vivo, che continua a dialogare con chi crea oggi. È come se le strade, i palazzi e le piazze avessero il potere di amplificare l’emozione e dare nuova voce alle visioni contemporanee.
L’opera esposta è diventata parte di un flusso più grande, un intreccio tra la mia ricerca e l’anima rinascimentale di questa città. Firenze non ti lascia mai indifferente: ti accoglie, ti mette alla prova e allo stesso tempo ti restituisce la consapevolezza che l’arte è, da sempre, un ponte tra tempi e persone.
Qui puoi trovare la pagina dedicata a “Sfiorarsi” e la relativa intervista.