Psycho, il mio compagno d’atelier
Psycho è un gatto rosso, iperattivo e instancabile, ma anche incredibilmente affettuoso: capace di passare in un attimo dal correre sui muri al cercare coccole infinite. Conviviamo assieme da inizio 2024 e siamo inseparabili.
L’arte è diventata parte integrante anche della sua quotidianità. Ogni nuova tela che entra in casa diventa subito il suo palcoscenico preferito, mentre i pennelli sono ormai i suoi giochi preferiti. Non resiste neppure alle vernici fresche: a volte decide di lasciare le sue impronte in giro, quasi a voler firmare i miei lavori insieme a me.
La sua presenza mi regala pace e leggerezza, mi ricorda che creare è anche un gioco e mi spinge a guardare più a fondo dentro di me. Psycho non è solo spettatore, ma parte viva del mio processo creativo: attraverso di lui riesco a dare forma a emozioni ancora più autentiche sulla tela.
In fondo, ogni segno che lascia (con una zampata distratta o un salto improvviso) diventa parte di una storia più grande: la nostra. È il filo invisibile che lega l’arte alla vita di tutti i giorni, ricordandomi che creatività e affetti non esistono mai separati, ma si nutrono a vicenda.